Viaggio in Besanino: tra pini strobo ed architettura neoclassica

Una semplice passeggiata, una corsa alternativa ai parchi milanesi, utilizzando il mitico treno Besanino che collega Milano a Lecco via Molteno, passando lungo la Valle del Fiume Lambro. Dalla stazione di Triuggio-Ponte Albiate, è possibile raggiungere il Bosco del Chignolo. Un’ area verde in parte artificiale ma con una storia interessante, legata alla tradizione industriale della Brianza. Un itinerario che vuole spingere anche i più pigri camminatori a prendere un treno. Il plus di questo giro, è quello di poter raggiungere la frazione di Tregasio dove si trova “La Rotonda” uno dei più importanti esempi di architettura neoclassica della zona. Un percorso variegato da inserire nei numerosi percorsi della Milano-Lecco (via Molteno), una linea con un potenziale enorme che avrebbe bisogno di un rilancio turistico di prossimità

🚂 Linea Milano-Lecco via Molteno, stazione di Triuggio-Ponte Albiate
🏃 8km
⏰️2h10
↗️ 70m in salita, 10m in discesa
☀️ Tutto l’anno
💪 Facile



Arrivati in stazione di Triuggio-Ponte Albiate in provincia di Monza Brianza, si attraversa il paese in direzione di Via Don Minzoni che porta verso l’ingresso del Bosco del Chignolo. L’area di 12 ettari, prende il nome dalla forma triangolare che deriva dal termine Chignoeu (Cuneo).

Attraversato dal Rio Cantalupo, il bosco è in parte artificiale. Nel Dopoguerra infatti dove prima erano presenti i campi coltivati a frumento e granoturco, vennero piantati dei pini varietà strobo per la produzione della carta. Con il tempo la lavorazione di questo tipo di albero, risultò poco efficiente e gli alberi non vennero più abbattuti. Dopo anni in cui il bosco rimase “abbandonato” l’amministrazione comunale con l’aiuto di un progettista costituirono il parco. Assieme ai caratteristici pini stropo è presente anche un bosco con vegetazione autoctona formata da felci, robinia, betulle, querce, castagni… Oltre alla flora è presente numerosa fauna volpi, picchi, gufi, pipistrelli e nella zona verso i campi non è difficile incontrare fagiani e lepri. L’area è libera ma è vietato campeggiare ed i cani devono essere tenuti al guinzaglio.

All’interno del parco sono presenti numerosi sentieri, ottimi per una passeggiata o per una corsa oltre che ad alcune strutture in legno dove potersi fermarsi per un pic nic, all’interno del fittissimi bosco. Se proprio bisogna trovare un difetto, la presenza di zanzare rende a volte un po’ fastidioso il passaggio soprattutto nelle zone più umide.

L’area fa parte del Parco Regionale del Fiume Lambro e per i più sportivi è possibile allungare il percorso sia verso il Fiume Lambro, la Val Pegorino… Dal Bosco del Chignolo prendendo la strada che scende verso il parcheggio in prossimità di Cascine Cinque Vie, è possibile raggiungere ( attraverso un percorso non tutto in sicurezza ma poco trafficato) Tregasio. Nella piccola frazione, si trova uno scorcio davvero interessante dato dalla particolare chiesa in stile neogotico dei Santi Gervaso e Protaso (1917) e soprattutto dalla Rotonda, uno dei monumenti neoclassici più importanti della Brianza, costruita nel 1842 e dichiarata nel 1912 monumento nazionale. L’edificio fu progettato dal famoso architetto Luigi Cagnola, lo stesso della Rotonda di Inverigo.

Morto il Cagnola, il progetto di costruzione fu seguito da Ambrogio Nava che fece costruire l’edificio. Con il tempo l’edificio dalla cupola azzurra attraversò un periodo di incuria tanto che fu utilizzato come granaio. Restaurata varie volte, oggi questo splendida opera architettonica sorretta da sei cariatidi, merita assolutamente una deviazione per chi si trova in zona, sebbene non sia sempre visitabile all’interno. Una volta terminato il giro a Tregasio si torna verso la stazione di Triuggio seguendo lo stesso percorso. Un altro itinerario con il Besanino, alla scoperta della Brianza.

STAZIONE DI TRIUGGIO-PONTE ALBIATE- INGRESSO BOSCO DEL CHIGNOLO: 25min
INGRESSO BOSCO DEL CHIGNOLO- TREGASIO: 40min
TREGASIO-STAZIONE DI TRIUGGIO-PONTE ALBIATE: 1h05



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