Ormai è risaputa la passione del progetto di Viadamilano per la linea Milano-Lecco via Molteno, ancora un itinerario che valorizza che questa ferrovia che in pieno boom economico venne declassata ad un ramo secco. Oggi i tempi sono cambiati, tuttavia questa linea fatica (nonostante le potenzialità) ad essere valorizzata oltre che per il pendolarismo per il turismo di prossimità. Fa storcere il naso vedere queste stazioni poco frequentate dagli appassionati di sport outdoor ed allo stesso modo è al quanto fastidioso il turismo in auto verso il Monte Barro, una delle mete più amate della Brianza. Proprio per questi motivi questo percorso vuole focalizzarsi su come sia possibile raggiungere la Riserva Naturale del Monte Barro, con i suoi tramonti tra i più belli dell’intera ragione, in maniera ecosostenibile. La partenza è la stazione di Sala al Barro-Galbiate, una piccola stazioncina con un panorama, da far invidia a tante località montane. Da qui si risale verso il Monte Barro (922 m s.l.m) con splendidi scorci sulle vette circostanti, il Lago di Como ed i Laghi Briantei. Si riscende così verso Lecco con l’assoluta certezza che il Monte Barro è davvero facilmente raggiungibile in treno!
🚂 Linea Milano-Lecco (via Molteno), stazione di Sala al Barro-Galbiate
🏃 9,2km
⏰️4h
↗️ 650m in salita, 680 in discesa
☀️ Tutto l’anno
💪 Mediamente impegnativo
Per raggiungere la stazione di Sala Barro-Galbiate in maniera più veloce si può prendere il treno Besanino (S8) da Lecco. Una volta arrivati si risalgono le scale al di fuori della stazione verso il centro del paese, tenendo come riferimento il sentiero 311. Si prosegue quindi in via del Marè, prendendo così il percorso di via Cologna.
Si risale fino ad arrivare ad un bivio che porta ad una piccola deviazione al villaggio rurale di Camporeso, un angolo di pace con una bella vista panoramica sul sottostante Lago di Annone e più lontano quelli di Pusiano, Alserio e Montorfano.
Tra terrazzamenti, alberi da frutto e anche ulivi si sale poi verso verso gli scaloni panoramici della Falesia l’Orecchia, con davanti i Corni di Canzo. Proseguendo si può compiere un’altra piccola deviazione verso una singolare scultura di una giraffa, l’opera di Mattia Ponziani, all’interno del Progetto Migrazioni, fa riflettere sul cambiamento climatico, posizionando un animale del tutto inusuale di questi luoghi.
Si torna sul sentiero continuando in direzione del Parco Archeologico del Monte Barro, un’antica ed una delle più importanti testimonianze gote del nostro paese. L’insediamento si sviluppò soprattutto durante le invasioni barbariche, in una zona meno predisposta vista la posizione sul monte da cui si può controllare tutto il paesaggio circostante. La caratteristica di una vista a 360°gradi (si comincia poco a poco a vedere anche Lecco ed il lago) è appunto uno dei punti di forza di questo itinerario che risale boschi secolari, con splendidi scorci, arriva così al Rifugio Alpino del Monte Barro e poi proseguendo fino all’Eremo dove si trova anche un ristorante.
La struttura ha cambiato nel tempo le sue funzioni e la sua struttura originale: da convento francescano ad albergo fino all’attuale ristorante. In prossimità dell’eremo è presente la Chiesa di Santa di Monte Barro, anch’essa frutto di numerose trasformazioni nel corso degli anni. A questo punto il percorso diventa più affollato vista la presenza della strada carrozzabile fino all’eremo e di conseguenza, di pigri escursionisti. Si prosegue verso un panoramico sentiero che porta in cima al Monte Barro regalando un panorama splendido sul Lago di Garlate ed i Laghi Briantei, fino alla zona del Monte Brianza, Montevecchia e la Pianura Padana.
Ammirato il paesaggio, si ripercorre brevemente il tragitto fatto per raggiungere la vetta fino a prendere il sentiero che scende in direzione di Faée Alto. In questa località si prosegue sul Sentiero di Mezzo, un percorso ben tenuto nel bosco con scorci su Lecco, il Lago di Como e naturalmente il Resegone ed il Gruppo delle Grigne. Si continua verso il Sasso della Vecchia,per poi riscendere verso una serie di scale che terminano in prossimità del Ponte Azzoni Visconti. Si attraversa il Ponte sull’Adda, arrivando così in città a Lecco accanto alla borgata di Pescarenico. Da qui si seguono le indicazioni che portano alla stazione. Un percorso panoramico, ben segnalato, non lontano dalla città, non di alta montagna ma con dei dislivelli e sentieri talvolta rocciosi, piacevoli per gli amanti del trekking più impegnative. Il Monte Barro, una delle tante località in cui il treno potrebbe essere il mezzo d’eccellenza per raggiungerlo!
STAZIONE DI SALA AL BARRO GALBIATE- CAMPORESO: 50 min
CAMPORESO- EREMO DEL MONTE BARRO: 35min
EREMO DEL MONTE BARRO-MONTE BARRO: 30 min
MONTE BARRO- FAEE ALTO: 25minuti
FAEE ALTO- PONTE AZZONE VISCONTI: 1h10
PONTE AZZONI VISCONTI- STAZIONE DI LECCO: 20min