Sulla linea Chivasso-Aosta: Candia Canavese e la riserva naturale del lago.

Forse la stazione architettonicamente più interessante della linea Chivasso- Aosta: una graziosa casettina dai colori pastello ai piedi dell’abitato di Candia e poco sopra l’omonimo lago. Un percorso in luogo poco turistico ma con un grande potenziale: un bel borgo tipico del Canavese, interessanti edifici religiosi, boschi, parti, frutteti e particolari vigne pergolate e la riserva dell’omonimo lago. Un museo a cielo con fonti fotografiche che accompagnano il visitatore alla scoperta della vita rurale di questo interessante comune posizionato nella propaggine collinare dell’anfiteatro morenico d’Ivrea. Un trekking ferroviario che rappresenta il senso pià profondo del progetto: scoprire stazioni e luoghi poco turistici da valorizzare.  

🚂Linea Chivasso- Aosta, stazione di Candia Canavese
🏃Lunghezza: 9km
⏰️Durata: 2h30
↗️Dislivello: 200m in salita, 180m in discesa
☀️Periodo Consigliato: Tutto l’anno
💪Difficoltà: facile


Arrivati in stazione a Candia si risale la Via Stazione, dove una serie di fotografie d’epoca in un interessante museo a cielo aperto, accompagnano l’escursionista verso le centrali Via Roma e Via Ivrea. Candia è posizionata sulle prime alture dell’Anfiteatro Morenico di Ivrea, appena sopra la fertile pianura, stradone di campagna, cascine, campi di mais e vigneti. Il comune con poco più di 1.000 abitanti si trova a 16km di Ivrea e proprio la vicinanza con la cittadina ha fatto sì che Candia fu nel tempo luogo di numerose lotte nei secoli XIII e XIV tra il Conte di Ivrea, il Marchese di Monferrato ed il principe di Acaja. Quest’ultimo si aggiudicò infine il dominio su queste terre poste in una posizione strategica e perfette per l’agricoltura. Diventata nel tempo un importante centro agricolo, famoso per la produzione di pregiati vini come l’Erbaluce, la vita degli abitanti di Candia è strettamente legata al lago. Luogo un tempo di abili pescatori di tinche e lucci che venivano venduti nei mercati freschi o dopo essere stati conservati in pozzi colmi di ghiaccio.

Sebbene Candia sia un borgo di piccole dimensioni, nel suo territorio sono presenti numerosi edifici di rilevante interesse storico, la Chiesa Parrocchiale di San Michele Arcangelo (XI secolo) con il suo altare barocco ed il caratteristico Oratorio dell’Immacolata Concezione, abbellito da da due torciere in terracotta invetriata di Castellamonte. Altro edificio importante è sicuramente il Castello di Candia (XIV secolo) che subì numerosi danni nel tempo. Ancora oggi domina il paese, purtroppo è una proprietà privata e non è visitabile. L’ edificio è visibile nella sua interezza salendo alla Chiesa Romanica di Santo Stefano al Monte, una delle tappe dell’escursione.

In prossimità della Chiesa Parrocchiale e dell’Oratorio dell’Immacolata Concezione si prende la Via Castiglione che risale la collina regalando alcuni scorci sul paese e sul lago. Oltrepassata la SS26 si prosegue in direzione della meravigliosa Chiesa di Santo Stefano del Monte, Edificata nell’XI o XII secolo, che insieme al Duomo di Ivrea e  all’Abbazia Fruttaria, rappresenta una delle principali testimonianze dell’architettura romanica del Canavese.

Si riscende in direzione della stazione di Candia ripassando accanto alla Torre di Castiglione, unico resto del Castello di Castiglione, eretto nell’XI secolo e scomparso assieme all’omonimo borgo verso la fine del XVI secolo. La torre sbuca solitaria nei boschi che ricoprono la collina di Santo Stefano, in una posizione dominante sul borgo di Candia Canavese. La parte inferiore della struttura è realizzata in pietra mentre quella superiore in mattoni. Riscendendo in paese, si rimane ancora una volta colpiti dai numerosi scorci rurali tra corti ed abitazioni tipiche, ripassando accanto alla Cappella di San Pietro, antica sede della corporazione dei pescatori del lago. Percorrendo Via Stazione ed oltrepassando il passaggio a livello in Strada per Cascina Rossi ci si trova prossimità di alcuni terrazzamenti coltivati a vite.

Camminando sempre sulla Strada per Cascina Rossi si scende così verso la Riserva Naturale del Lago di Candia tra prati e pioppeti fino ad arrivare alle sponde dell’omonimo lago. Il Parco naturale fu istituito nel 1995 su proposta della Provincia di Torino. Un’estensione di 350 ettari che oltre al lago, comprende la palude e la paludetta che accolgono una grande quantità di fauna e flora. Il lago ha una superficie di 1.5 Kmq e una profondità media di 4.7 m. Intorno a questo specchio d’acqua si narra una leggenda sulla popolazione dei Salassi ed in particolare attorno alla figura della sacerdotessa Ypa. La donna impegnata con un guerriero, decise di bonificare il Lago per implementare altre coltivazioni vista la crescita della popolazione. Durante i lavori di bonifica la donna si innamorò di un altro uomo e decise così di liberarsi del vecchio amore rompendo gli argini del lago che tuttavia sommerse anche il villaggio uccidendo il nuovo amante. Dalle sponde si prende la strada sterrata e poi asfaltata che porta verso la Cascina Caravino affiancando la palude, dove i percorsi al momento sono chiusi per pericolo di sabbie mobili. Nella località oltre ad interessanti edifici rurali, anche qui impreziositi da fonti fotografiche dell’epoca si prende la strada asfaltata in direzione dell’abitato di Candia.

Poco più avanti si trova un altro edificio religioso di rilevante interesse storico: la Chiesa di Santa Margherita risalente al XVII secolo, dedicata all’omonima santa da Cortona e a San Giovanni Nepamuceno. Da qui continuando si passa accanto al centro della riserva naturale per poi passare accanto ad altre cascine ed al cavalcavia della linea ferroviaria. Riscendendo in Via Giulchino e passando accanto al Campo Sportivo si incrocia di nuovo la la Strada per la Cascina Rossi ed arrivando poco dopo di nuovo in stazione.

Si conclude così l’itinerario in questa meravigliosa stazioncina con vista pascoli, servita dai treni regionali ed inaugurata nel 1858. Un bel modo di scoprire il Canavese in maniera ecosostenibile e soprattutto di ridare la giusta importanza a borghi con un potenziale turistico enorme, considerando anche la vicinanza con Torino. Un luogo adatto al trekking ed anche alle MTB in un circuito di sentieri che attraversano la meravigliosa Serra Morenica di Ivrea che meriterebbe sicuramente un rilancio turistico.

STAZIONE DI CANDIA- CENTRO: 15min
CENTRO- CHIESA DI SANTO STEFANO: 25 min
CHIESA DI SANTO STEFANO-LAGO DI CANDIA: 1h
LAGO DI CANDIA- CASCINA CARAVINO: 25min
CASCINA CARAVINO STAZIONE:
20min

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