Un percorso breve ma sorprendentemente scenografico che parte dalla stazione di Narni-Amelia sulla linea Orte-Ancona. Una piacevole tappa da percorrere prima del rientro nello scalo di Orte, tra un ponte romano, borghi sospesi nel tempo e le acque blu del Fiume Nera tra le omonime gole posizionate tra il Monte Maggiore ed il Monte Santa Rosa. Si percorre l’ex tracciato della ferrovia, chiuso nel 1998 per il raddoppiamento della linea e diventato oggi una pista ciclopedonale. Il percorso si conclude nella spettrale e poco attraente stazione di Nera Montoro, una delle tante stazioni italiane che avrebbe invece un grandissimo potenziale turistico.
🚂 Linea Orte-Ancona, stazione di Narni-Amelia (andata)
🚂 Linea Orte-Ancona, stazione di Narni-Amelia (andata)
🏃 8km
⏰️2h
↗️ 50m in salita, 70m in discesa
☀️ Tutto l’anno
💪 molto facile
Nel Gennaio 1866 venne inaugurata la linea Orte-Foligno e con essa la stazione di Narni-Amelia. Ci si trova all’estremità occidentale della Piana Ternana, in una zona fortemente industriale dove proprio l’abbondanza di acqua e la ferrovia, favorirono la nascita delle prime industrie tra cui quella per la produzione del linoleum nel 1899 a Narni e quella dell’ammoniaca a Nera Montoro nel 1930.
Già scesi in stazione, nonostante la vocazione industriale del luogo, si trovano meravigliosi scorci su Narni, una deliziosa cittadina arroccata su di un colle e sui boschi fitti che caratterizzano la zona delle Gole del Nera.
Usciti dallo scalo ferroviario si prende Via della Doga. Attraversato il sottopasso si trovano le indicazioni per la ciclopedonale, affiancando i binari che poi⁹ deviano verso la galleria costruita per il raddoppio della linea. Il vecchio tracciato passa proprio dove si trova l’Antico Ponte di Augusto sulla Via Flaminia risalente al 27 a.C. Distrutto in varie occasioni il ponte era lungo 160m ed alto 30m. Quest’opera architettonica venne raffigurata in una delle opere considerate tra i capolavori della pittura neoclassica dal pittore francese Corot, prima su abbozzo realizzato in plein-air esposto al Louvre e poi una versione definitiva del 1827 che oggi si trova alla National Galley of Canada di Ottawa.
Poco più avanti un parcheggio delimita la zona vietata alle auto e sempre qui si trova una deviazione che porta verso l’Abbazia benedettina di San Cassiano risalente al X secolo. Tra gallerie ferroviarie, caselli, le strette gole e la colorazione meravigliosa del Fiume Nera, si lascia alle spalle il borgo di Narni, sorpassando località Recentino.
Poco più avanti si arriva così nello splendido borgo di poco più di 40 abitanti di Stifone ai piedi del Castello di Taizzano. Un borgo le cui abitazioni risalgono al periodo tra XIV ed il XVI secolo, quando qui agricoltori, artigiani sottostavano alla facoltosa famiglia di Narni dei Silori.
Tuttavia già in epoca romana, la zona era importante per il vicino cantiere navale e porto della città di Narnia. Un legame forte con l’acqua, tra mulini, lavatoi e sorgenti, in un borgo famoso tra l’altro un tempo per la lavorazione della lana.
Si prosegue così fino a dove termina la ciclabile nella zona della Grotta del Ponte ed attraversando la Via Ortana, per continuare su Strada dello Stabilimento. Gli ultimi scorci sulle acque azzurre del Fiume Nera, il vecchio cantiere navale romano e si risale verso la stazione. Un fabbricato viaggiatori poco frequentato un po’ dimenticato che permette comunque di raggiungere comodamente Orte.
STAZIONE DI NARNI-AMELIA- STIFONE: 1h25min
STIFONE-STAZIONE DI NERA MONTORO: 35 min