Un trekking ferroviario che porta alla stazione di Venegono Superiore-Castiglione Olona, una stazione poco conosciuta, un po’ snobbata e che invece permette all’escursionista di scoprire uno dei borghi più belli della Lombardia: Castiglione Olona, culla dell’Umanesimo lombardo. Il percorso consente di raggiungere anche il meraviglioso ed antico Monastero di Torba. Tra antico e moderno, il plus di questa escursione che incarna perfettamente l’idea del progetto, è quello di attraversare parte del tracciato della ferrovia dismessa della Valmorea. Una linea internazionale che collegava Mendrisio a Castellanza, completata nel 1926. Ormai da anni inattiva e dove oggi su parte del vecchio tracciato smantellato, passa la Via Francigena del Lucomagno. Un itinerario variegato nella Valle dell’ Olona che ripercorre varie epoche storiche, regalando al visitatore preziose testimonianze storiche ed artistiche in una zona della Provincia di Varese con un grande potenziale turistico.
🚂 Linea Milano-Varese-Laveno Mombello, stazione di Venegono Superiore-Castiglione
🏃 15km
⏰️4h
↗️ 60m in salita, 160m in discesa
☀️ Tutto l’anno
💪 Medio facile
Arrivati in stazione a Venegono Superiore-Castiglione Olona si prende la Via Cristoforo Colombo, dove poco prima di località Fondo di Campagna una strada sterrata nella campagna, permette di percorrere in sicurezza il tracciato. Si evitano così le vie più congestionate dal traffico, passando per la Strada Consorziale della Crocetta e quella delle Vallette, fino ad arrivare nella trafficata Via Cesare Battisti. Qui si prende la Via Buonarroti arrivando in località Biosca, dove si trova l’interessante Chiesa e parrocchia della Beata Vergine del Rosario.
L’edificio religioso è stato costruito tra il 1966 e il 1968 , da Annibale Fiocchi il quale progettò alcuni edifici a Metanopoli, Palazzo Olivetti a Milano e gli Uffici delle Industrie Mazzuchelli, sempre a Castiglione Olona. Un moderno edificio a pianta rettangolare, posizionato in un pratone ad aula unica e con una struttura a telaio in cemento armato. L’ Imponente facciata è costituita da un ampio pronao aperto su pilastri ed un semplice portale. Interessantissimi sono gli interni, anch’essi in cemento armato a vista e copertura a croci di Sant’Andrea. Colpiscono inoltre la vetrata policroma e la grande parete a mosaico che racchiude una scultura di Cristo in croce, oltre alle cabine per le confessioni con quel tocco quasi fantascientifico.
Visitata la particolare chiesa, si continua in Via Giacomo Matteotti scendendo così verso il centro di Castiglione Olona. Un splendido borgo con origini antichissime e sicuramente insolito architettonicamente all’interno del territorio lombardo. Le origini secondo la leggenda, risalgono al 401 d.C. quando le truppe romane del generale Stilicone, decisero di stanziare il loro castrum sulle fertili rive del fiume Olona. Dopo il passaggio dei Longobardi, la zona divenne un possedimento della potente famiglia nobile dei Castiglioni. Vista la posizione strategica della zona, il feudo fu spesso conteso da parte delle più illustri famiglie dell’epoca: dai Visconti ai i Torriani, i quali si allearono poi con i Castiglioni. Il periodo L’instabilità durò fino al 1422, quando la costruzione della Collegiata, sulle rovine del vecchio castello, fece diventare Castiglione Olona un’importante centro per la spiritualità. Il borgo così ricco di edifici di rilevante interesse storico ed architettonico, è frutto di un piano urbanistico frutto del mecenatismo del Cardinale Branda Castiglioni, vissuto a cavallo tra il 1300 ed il 1400. Il religioso fece diventare Castiglione Olona la culla dell’Umanesimo cristiano della Lombardia.
Grazie all’operato di famosi maestri d’arte d’epoca come Masolino da Panicale, il Vecchietta e Paolo Schiavo si edificò ex novo l’abitato, dove il punto cardine era una rivalutazione sociale e culturale, in una città ideale ed artisticamente innovativa. Numerosi sono pertanto i siti che ancora oggi rendono questo comune di poco più di 7.000 abitanti, una meta perfetta per gli amanti dell’arte. Tra palazzi storici, antiche porte di accesso alla città e scorci meravigliosi, i visitatori rimarranno sopresi dal tempo dedicato alla visita all’interno del centro storico. Qui spicca tra gli edifici religiosi la deliziosa Chiesa del Santissimo Corpo di Gesù, costruita tra il 1437 ed il 1444, in uno stile architettonico alla Brunelleschi, opera probabilmente del Vecchietta che a Castiglione si stabilì come aiutante del Masolino. Nella facciata sono presenti due statue del XV secolo in arenaria raffiguranti San Cristoforo a destra e Sant’Antonio Abate a sinistra, riconducibili alla tradizione medioevale ed attribuite alla scuola milanese di Jacopino da Tradate.
Nella piazzetta del borgo antico si trova il Palazzo Branda Castiglioni, costruito tra il XIV ed il XV secolo, un tempo storica dimora del cardinale, oggi uno dei luoghi più importanti in cui cogliere l’essenza del pensiero fortemente umanista del Cardinale Branda Castiglioni. Qui oltre ad affreschi e sculture di personalità come Masolino e del Vecchietta ( allievi di Leon Battista Alberti), è presente una loggia rinascimentale con il ciclo degli Uomini Illustri, opera di un artista della scuola senese. Gli ambienti della dimora furono in seguito abbelliti dai discendenti del cardinale con arredi , ritratti di famiglia e collezionando i più svariati oggetti. Inoltre al piano inferiore è presente la Cappella di San Martino ed un bel porticato interno con un piccolo giardino e le vecchie cucine.
L’edificio simbolo della cittadina è la Collegiata, dove si trova la chiesa in stile gotico-lombardo a croce latina, dedicata nel 1425 alla Vergine e ai Santi Stefano e Lorenzo. All’interno preziosi affreschi di Masolino da Panicale e della scuola toscana. Qui è presente anche un museo dove sono conservati interessanti oggetti sacri ed alcune interessanti opere artistiche.
Con la rivoluzione industriale, vista la ricchezza delle acque nel territorio, Castiglione Olona mutò la sua anima di città artistica in un luogo industriale, tra cui spiccava la famosa Cartiera Crespi. Non solo carta, Castiglione Olona divenne negli Anni 70 del Novecento un importante centro di ricerche riguardanti il materiale plastico. Nel laboratorio dotato di tecnologie all’avanguardia e personale altamente qualificato della Mazzucchelli Celluloide venivano sperimentate continuamente nuove tecniche e materiali. Questo fece sì che il sito industriale, divenne il più importante d’Italia nella produzione e lavorazione di materiale plastico. Oggi alcune opere sono ospitate al Museo di Arte Plastiche (MAP).
Visitata la splendida cittadina, si scende verso Via Armando Diaz in direzione della vecchia stazione della Ferrovia della Valmorea oggi diventata un percorso ciclopedonale. La linea ferroviaria Castellanza-Valmorea-Mendrisio nacque in un’epoca di grande interesse per lo sviluppo della rete ferroviaria internazionale, tuttavia varie problematiche legate alla burocrazia dell’epoca sul trasporto merci, fecero sì che la linea non si sviluppò mai come sperato. In Epoca Fascista, la Ferrovia della Valmorea fu presa di mira visto che era esercitata da una società privata con capitali stranieri ed i collegamenti con la Svizzera vennero interrotti. Terminata la guerra la linea fu ridotta ad alcune corse utilizzate dai pendolari sul tratto tra Cairate e Castiglione Olona e a sud tra Cairate e Castellanza per poi essere definitivamente chiusa, in seguito anche al fallimento di alcune fabbriche locali, che garantivano ancora il transito di alcuni treni merci. Rimasero solo alcune corse turistiche all’inizio degli anni 2000 nel tratto tra Valmorea e Mendrisio, ad oggi la linea è completamente priva di traffico sia merci che passeggeri. Si parte così dalla vecchia stazione, passando accanto all’area dismessa della Cartiera Crespi, lungo l’argine del Fiume Olona. Il sito industriale costruito negli Anni 30 del Novecento, è ormai abbandonato da più di 30 anni. Proseguendo si lasciano le ultime deliziose abitazioni sul fiume per percorrere il vecchio tracciato in direzione del Monastero di Torba.
Un percorso piacevole dove sono visibili in alcuni punti i resti dei binari oltre alla massicciata della linea ed alcuni sottopassaggi. Continuando ad affiancare l’Olona ai margini del bosco, si prosegue in questo tratto che fa parte della Via Francigena del Lucomagno, un antico tracciato romano-longobardo ricco di testimonianze storiche e religiose che collega Costanza in Svizzera a Pavia. Arrivati all’incrocio con la strada asfaltata in località San Pancrazio si prosegue sulla vecchia linea affiancando la Via Primo Maggio fino a scorgere in lontananza il meraviglioso Monastero di Torba.
Il Monastero di Torba rappresenta uno dei più significativi complessi monumentali longobardi, le cui origini risalgono al V secolo d.C, quando venne costruito il primo avamposto militare difensivo contro i barbari a Castelseprio. Oggi è ancora visibile l’antica torre di guardia, utilizzata in seguito anche dai Goti, Bizantini e Longobardi. Successivamente l’edificio passò da un uso strettamente difensivo a quello di un importante centro religioso nel VII secolo che accolse un gruppo di monache benedettine , le quali fecero costruire dapprima il monastero e poi una chiesetta. Il luogo fu abitato fino al 1400 per poi essere abbandonato dalle religiose, provocando un lento declino del sito. Utilizzato come cascina agricola, risentì della feroce industrializzazione della Valle dell’Olona che lo portò ad uno stato sempre più di degrado ed abbandono, fino al 1976 quando il FAI decise di ristrutturare e rilanciare questo meraviglioso luogo. Oggi il sito millenario, vista l’importanza storica è stato inserito nel 2011 nelle liste del Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Terminata la visita del Monastero, visitabile all’interno solo nelle Giornate del FAI, si ripercorre lo stesso percorso verso la stazione di Venegono-Castiglione Olona. Qui un treno verso Milano Cadorna riporta gli escursionisti in città. La Milano-Varese-Laveno una linea con un grande potenziale turistico che oltre a questo itinerario, offre escursioni nel Parco Regionale Campo dei Fiori, sul Lago Maggiore a Laveno o un altro interessante itinerario transfrontaliero da Malnate a Stabio, passando sempre per la mitica Ferrovia della Valmorea. Una linea che rimane il filo conduttore di questa splendida zona in cui bisognerebbe davvero incentivare il turismo di prossimità.
STAZIONE DI VENEGONO-CASTIGLIONE OLONA- CHIESA DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO: 45min
CHIESA DELLA BEATA VERGINE DEL ROSARIO- CASTIGLIONE OLONA: 10min
CASTIGLIONE OLONA-MONASTERO DI TORBA:1h05
MONASTERO DI TORBA- STAZIONE DI VENEGONO-CASTIGLIONE OLONA: 2h