Tre itinerari alla scoperta di Pontboset

Negli ultimi anni sta riscuotendo un grande successo il Cammino Balteo: un itinerario  escursionistico circolare di quasi 350km, diviso in 23 tappe che attraversa la bassa e media Valle D’Aosta alla scoperta di  40 comuni. Due tappe passano per Pontboset, un comune di poco più di 150 abitanti, nella Valle di Champorcher. Il comune è raggiungibile con i mezzi pubblici dalle stazioni di Verrès e Pont Saint Martin ed è distante circa 80km da Torino Caselle.  Il territorio si presenta come un’affascinante zona impervia  tra i boschi, che scendono verso le profonde gole scavate da tre torrenti: l’Ayasse, il Brenve ed il Manda. Uno dei comuni sicuramente meno turistici della regione, in cui poter fare alcune escursioni interessanti tra torrenti, gole, ponti, splendide frazioncine agricole, siti religiosi e panorami sulla Bassa Valle D’Aosta, ancora poco conosciuta.

🚂Linea Chivasso- Aosta, stazione di Pont Saint Martin o Verrès
🚌 Linea bus, Verrès/Pont Saint-Martin- Champorcher, fermata di Pontboset

ITINERARIO 1SENTIERO DEI PONTI E DEGLI ORRIDI

🏃Lunghezza: 2,5km
⏰️Durata: 1h15
↗️Dislivello: 220m in salita, 150m in discesa
☀️Periodo Consigliato: Aprile-Ottobre
💪Difficoltà: facile

Nel piccolo capoluogo a 750 m s.l.m  si trova la cappella settecentesca del Gom, antichi rascard  (tipiche abitazioni valdostane in pietra e legno) e la chiesa seicentesca di San Grato.

Qui oltre al Cammino Balteo, parte uno degli itinerari più scenografici della regione: il Sentiero dei Ponti e degli Orridi. Un percorso ad anello adatto a tutti, che passando tra i caratteristici ponti del XVII secolo, i  boschi di castagni e le marmitte giganti, porta verso l’Orrido di Ratus e le Cascate di Brenve .Percorrendo il primo ponte ad arcata sul fiume Ayasse, si ha lo scorcio migliore sul paese: le case a più piani, così costruite per ottimizzare lo spazio sui ripidi pendii, danno l’impressione che il centro abitato, contornato dai castagneti,  sia in bilico sulla montagna.  Qui l’acqua è la protagonista, con l’azzurro intenso delle goye (pozze in dialetto valdostano), che rendono unico questo percorso.

ITINERARIO 2 SANTUARIO DI RETEMPIO

🏃Lunghezza: 4,35km
⏰️Durata: 2h30
↗️Dislivello: 710m in salita, 710 in discesa
☀️Periodo Consigliato: Maggio-Ottobre
💪Difficoltà: mediamente impegnativo

Un altro itinerario più impegnativo, porta in circa 2h30 verso il Santuario di Retempio (1460ms.l.m). Risalendo la prima parte del Vallone di Brenve, tra i boschi di castagno, si arriva in caratteristiche frazioni che incarnano alla perfezione la vocazione agricola di questi luoghi dove, un tempo, i contadini coltivavano segale e patate sui terrazzamenti.

Il sentiero continuando tra i larici, diventa sempre più di alta montagna, riuscendo ad accontentare anche gli appassionati delle quote più elevate. Arrivati al santuario, costruito nel 1835, si gode di uno splendido panorama sul fondovalle. Da Retempio, i camminatori più esperti possono continuare l’escursione verso gli alpeggi ai piedi del Monte Mombrignon ( 2360ms.l.m).

ITINERARIO 3- CAMMINO BALTEO

🏃Lunghezza: 13,5km
⏰️Durata: 4h10
↗️Dislivello: 540 in salita, 1045 in discesa
☀️Periodo Consigliato: Marzo- Ottobre
💪Difficoltà: mediamente impegnativo

*tappa interrotta da località Frontière fino al 10/09/2023

Sempre dal borgo di Pontboset si può percorrere una delle tappe più caratteristiche dell’intero Cammino Balteo che porta verso il comune di Pont Saint Martin in 4 ore.  Si cammina, immersi nella natura più selvaggia, tra continui saliscendi, scorci panoramici sul fondovalle e vecchi insediamenti abbandonati.

Una tappa davvero variegata che tocca alcuni siti di grande interesse storico, naturalistico ed enogastronomico: le goye di Hône, il famoso forte di Bard, i resti della strada romana di Donnas, i vigneti  ed infine l’antico ponte romano sul Fiume Lys di Pont Saint Martin.

 È ormai chiaro l’obiettivo del Cammino Balteo che percorre le zone meno battute dal turismo forse più scontato: essere un tramite per scoprire altri itinerari. Pontboset, insieme agli altri comuni di media e bassa montagna lungo questo cammino, vantano un inestimabile patrimonio storico nella regione e tutte le potenzialità per sviluppare un turismo ecosostenibile e più attento alle tematiche ambientali.  Una maggiore e doverosa attenzione in località valdostane dove si passa spesso distrattamente mentre si raggiungono le affollate stazioni sciistiche.

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