Una bella escursione panoramica nel Vergante che parte dalla stazione di Baveno, posta sulla linea Milano-Domodossola e che raggiungere il Monte Camoscio 890 m s.l.m, luogo frequentato da numerosi arrampicatori. In seguito ci si incammina verso il meno inflazionato Monte Crocino 1021 m s.l.m. Passeggiando in questa zona ai piedi del Mottarone, famosa un tempo per l’estrazione del Granito Rosa di Baveno, ci si gode il panorama sul Lago Maggiore e non solo…
🚂Linea Milano- Domodossola , stazione di Baveno
🏃Lunghezza:
⏰️Durata: 5h 05min
↗️Dislivello: 780m in salita, 780m in discesa
☀️Periodo Consigliato: Da evitare nelle giornate troppo calde
💪Difficoltà: mediamente impegnativo
Arrivati in stazione a Baveno si prende l’uscita del sottopassaggio opposta al lago arrivando così in Via Partigiani e continuando dritto in Via Brera. Si prosegue in Via Passerella attraversando il ponte su sul Torrente Selva Spessa arrivando poi in località Oltrefiume. Da qui si risale la Via Shelling arrivando in Via Donne della Resistenza in prossimità del camping. Da questo punto si trova l’inizio vero e proprio dell’itinerario che passando sopra l’A26 risale la collina su mulattiera.
Ci si lascia alle spalle un panorama sul lago, per arrivare in uno spiazzo dove alcuni panelli illustrativi raccontano la storia delle generazioni di uomini che qui hanno estratto il famoso granito di Baveno. Si seguono a questo punto le indicazioni verso il Monte Camoscio, ignorando quelle relative ai percorsi per gli arrampicatori. Il percorso continua con un buon dislivello tra il fitto bosco offrendo solo in parte alcuni scorci sul lago e sul Monte Camoscio.
L’ultimo pezzo per raggiungere la cima è caratterizzato da alcuni appigli che permettono di “scalare” con facilità la roccia per poi ritrovarsi in un piccolo balcone panoramico sul lago. Da qui ancora una semplice salita con l’ausilio di una catena per ritrovarsi davanti la croce che indica l’arrivo della prima meta del percorso.
Il Monte Camoscio, rimane una delle zone panoramiche e conosciute del Vergante, panorami che spaziano sul Lago Maggiore con le Isole Borromee, quello di Mergozzo ed i Laghi di Varese. Interessanti gli scorci sulle vette circostanti dai Pizzoni di Laveno, il Mottarone e le montagne del Vallese.
Si riscende quindi verso l’incrocio del sentiero appena sotto il Monte Camoscio, dove si è passati precedentemente, per prendere le indicazioni verso il Monte Crocino ed Alpe Vetabia. Inizialmente si cammina su un percorso roccioso, si continua su un ampio pratone con vista della cima del Mottarone, per poi riscendere brevemente nel bosco. Si risale in un percorso misto bosco e prato con alcuni scorci sulle catene montuose del vallese e dove al di sotto è situato il comune di Gravellona Toce. Si prosegue sempre in salita fino a deviare verso il punto panoramico del Monte Crocino.
Si scende sul sentiero precedentemente percorso per scendere verso l’Alpe Vedabia nel bosco e passando al di sotto di alcuni pali elettrici. Si arriva così tra le baite dell’alpe attraversate da alcuni caratteristici ruscelli, per poi seguire le indicazioni verso Baveno. Bisogna prestare attenzione poco sotto il nucleo di case a seguire il sentiero che affianca nel primo pezzo il corso d’acqua.
Da qui si prosegue nel bosco tra vari sali e scendi ed incrociando in vari punti alcuni ruscelli. Questo tratto è discretamente segnalato e non particolarmente pulito ma non presenta grosse difficoltà. Procedendo si incrocia il sentiero che porta verso il Monte Camoscio percorso all’andata e si riscendendo ci si ritrova nello spazio dove sono presenti i pannelli illustrativi. Si segue pertanto lo stesso itinerario in direzione della stazione di Baveno.
STAZIONE DI BAVENO-MONTE CAMOSCIO: 2h10
MONTE CAMOSCIO- MONTE CROCINO: 35min
MONTE CROCINO-ALPE VEDABIA: 30min
ALPE VEDABIA- STAZIONE DI BAVENO: 1h50min