Un itinerario nella meravigliosa Valle del Roia e precisamente a Saorge che si raggiunge su una delle linee più spettacolari al Mondo che collega Ventimiglia a Cuneo passando in territorio francese. Una linea con poche corse, nonostante il grande potenziale turistico e la spettrale ma affascinante stazione di Saorge ne è la conferma. Una delle escursioni più entusiasmanti e non eccessivamente impegnativa, una delle tante con il Train des Merveilles. Panorami sulla linea ferroviaria, per poi visitare il caratteristico borgo arroccato e risalire verso il monastero seicentesco di Saorge. Si lascia il paese salendo in una zona ricca di pascoli, per poi inoltrarsi nel bosco e godere infine di uno dei panorami migliori della zona. Si riscende a valle passando per una vecchia chiesa e con ancora numerosi scorci che faranno sicuramente diventare la Valle del Roia una delle vostre zone preferite in assoluto.
🚂 Linea Cuneo-Ventimiglia, stazione di Fontan -Saorge
🏃 10,5km
⏰️3h30 senza considerare la visita a Saorge
↗️ 560m in salita, 580m in discesa
☀️ Tutto l’anno
💪 medio
Arrivati in stazione a Fontan-Saorge si prende la Rue de la Gare in direzione di Saorge. Il comune è raggiungibile sia da Ventimiglia, Mentone e Breglio anche con l’autobus della compagnia Zestbus. Dalla stazione verso il paese si hanno alcuni scorci unici sulla ferrovia Cuneo-Ventimiglia, in un territorio in cui il Fiume Roia ha modellato nel tempo questa splendida vallata. Il percorso per arrivare in paese passa per un galleria (in sicurezza) per poi continuare su strada asfaltata non in sicurezza ma poco trafficata su cui è bene comunque prestare attenzione essendo molto stretta. Pian piano si comincia ad ammirare il paese arroccato sul colle che merita assolutamente una visita o un pernottamento per una notte.
Saorge è costruito nella viva roccia composto da strette viuzze, salite ( costruito tra circa 100m di dislivello) e case alte e colorate in una tranquillità unica, dove sono presenti numerose chiese tra cui quella di San Salvatore e la Madonna del Poggio oltre ad altre piccole ed interessanti cappelle religiose. Il borgo fortificato in cui sono presenti ancora in parte i vecchi bastioni, è dominato dal Castello di Malamorte con panorami sulla valle dove scorre il fiume.
Un borgo davvero tanto affascinante, simile a quelli liguri, così merviglioso da essere considerato uno dei borghi più belli di Francia. Ci si trova a pochi chilometri dal confine italiano e la zona appartiene geograficamente alla regione fisica italiana , visto che è situata all’interno del bacino idrografico dello scenografico fiume Roia. Le origini di Saorge sono antiche, già dell’epoca romana rimane una lapide scoperta nel castello di Malamorte, oggi conservata nella Chiesa di San Salvatore.
Luogo di opposizioni tra i conti di Ventimiglia e quelli di Provenza, Saorge è appartenuto poi storicamente negli anni all’antica Contea di Nizza per poi in Epoca Napoleonica passare sotto il Regno di Sardegna. Insieme alla Savoia ed Alta Savoia venne definitivamente ceduto alla Francia con il Trattato di Torino nel 1860. Durante la Seconda Guerra Mondiale, questa zona di confine fu profondamente segnata dal conflitto che portò ad una massiccia emigrazione della popolazione in zone “meno calde”, data la vicinanza al confine del Bel paese . Conquistata la zona da fascisti e poi recuperata la sovranità dai francesi di Vichy, il territorio fu protagonista di scontri tra partigiani, tedeschi, francesi ed italiane. Prima dell’arrivo degli americani si installò una dura gestione militare tedesca che si concluse solo nel 1945 con ingenti danni sulla linea ferroviaria. Finita la visita nel borgo si continua percorrendo la strada ciotolota che poco dopo la Fontan de Medge risale in prossimità di una casa di cura per anziani, verso verso il Monastero di Notre- Dame- des-Miracles con un panorama meraviglioso su Saorge.
Un antico monastero francescano, noto anche come Couvent Notre-Dame des Miracles che rappresenta un’importante testimonianza dell’architettura e dell’arte religiosa del XVII secolo ed in particolare di quella barocca francescana. Completato tra il 1660 e il 1680, è oggi inserito tra i beni culturali (Monumenti Nazionali) e al suo interno si trovano ancora numerosi stanze ed arredamenti di grande pregio, oltre ad un meraviglioso chiostro e giardino. Oggi è di proprietà dello Stato e l’edificio barocco ospita durante l’anno, scrittori e vari intellettuali che tra la pace di questo luogo organizzano seminari o convegni. In Inverno purtroppo il monastero è chiuso.
Da qui un largo sentiero (GR52) lascia le ultime case per risalire nel Vallone de Pereimont. All’incrocio si lascia il sentiero (GR52) per deviare in salita, continuando tra terrazzamenti e poi nel bosco verso le baite di Pereimont. Ci si trova in una zona di pascoli di ovini in cui spesso sono presenti lungo il tragitto, numerosi cani pastori con cui bisogna mantenere un comportamento corretto.
Il percorso continua incontrando le ultime baite, per poi risalire nel bosco con numerosi scorci sulla valle. Si giunge alla Fontain des Chiens (la Pinée) dove si trova un abbeveratorio per gli animali. Qui ignorando ( per ora) il sentiero che scende verso Sainte Croix, si continua a risalire in direzione del Col du Pereimont.
Proseguendo su una salita costante ma non esageratamente impegnativa, si prosegue all’interno di un meraviglioso bosco. Poco dopo ci si inoltra in una zona più brulla, in cui si continua a salire, giungendo così in cima ad un piccolo rilievo/ belvedere. Un meraviglioso panorama sul Colle di Tenda, le vette del Mercantour e al di sotto dell’abitato di Fontan.
Si riprende la strada fatta all’andata fino a ritornare alla Fontain des Chiens, dove si devia sul sentiero che scende e porta in direzione della Cappella di Sainte Croix. Si proosegue a questo punto nel bosco, per poi incontrare una frazione abbandonata ed una deliziosa casa isolata, anche qui si percorrono aree in cui pascolano numerosi ovini e sono presenti alcuni cani pastore.
Si arriva così alla Cappella di Sainte Croix, situata su una sporgenza che domina la valle di Bendola. Particolare è il tetto a volta in muratura, tipico dei “casouns” (piccole case dei villaggi della zona) con una forma denominata a “cappello da gendarme”.
Da qui si prende il sentiero verso Saorge che in una zona più brulla e con alcuni terrazzamenti ormai in disuso, passa vicino ad alcune abitazioni. Passato uno storico ponte in pietra il tragitto riporta all’incrocio con il sentiero, dove si è presa la direzione per le baite di Péiremont all’andata.
Scendendo alle spalle si lascia la Cappella di Sainte Croix e la zona della Valle del Bendola, dove in un tratto dell’omonimo torrente (affluente del Roia) si trova il Bagno del Semita: una stretta gola amata dai bagnanti, in cui il torrente crea delle piscine naturali, dove potersi refrigerare durante le calde estati. Si prosegue al bivio seguendo la direzione che riporta verso il paese ripassando sempre per il monastero, per poi riscendere verso Saorge.
FONTAN-SAORGE STAZIONE- SAORGE PAESE: 30min
SAORGE PAESE-MONASTERO: 10min
MONASTERO-BAITE DI PEIREMONT: 30min
BAITE DI PEIREMONT-FONTAIN DES CHIENS: 10 minuti
FONTAIN DES CHIENS- BELVEDERE: 30 minuti
BELVEDERE- CAPPELLA DI SANTE CROIX: 40minuti
CAPPELLA DI SAINTE CROIX-SAORGE: 30 minuti
SAORGE- STAZIONE DI FONTAN SAORGE: 30minuti