Il Treno del Vino: alla scoperta dell’Oltrepò Pavese

Il treno del Vino, questo è il nome che si potrebbe dare alla linea Milano- Stradella, chiamata anche la Linea De Pretis, tra Bressana Bottarone e Broni perché tanto desiderata all’epoca, dal celebre politico originario di queste zona. In meno di un’ora di treno da Milano si arriva nell’Oltrepò pavese e precisamente alla stazione di Broni.  Una città che oltre alla produzione vinicola ha convissuto per anni con una dura realtà industriale legata alla Fibronit 140.000 metri quadri di fabbrica, chiusa nel 1994 e dove numerosi abitanti erano impiegati per la produzione dell’amianto.  La chiusura di anche altre fabbriche ha sicuramente penalizzato Broni  che può apparire malinconica con la sua enorme area industriale inglobata in parte alla città,  ma il susseguirsi di vecchie case a corte, deliziosi villini di inizio Novecento e palazzoni eredità del boom economico caratterizzano, insieme alle dolci colline intorno, questo luogo che merita assolutamente una seconda chance turistica.

🚂Linea Milano- Stradella: stazione di Broni
🏃Lunghezza: 11,5km
⏰️Durata: 3h30
↗️Dislivello: 270m in salita, 270m in discesa
☀️Periodo consigliato: in tutte le stagioni, splendido in Autunno durante la vendemmia.
💪Difficoltà: medio


 Dopo aver lasciato la metropoli milanese e Pavia si arriva in stazione a Broni. Una stazione  deliziosa con la sua  torrettina con l’orologio posta sulla Alessandria-Piacenza e punto di diramazione della Pavia-Stradella . Ci si reca verso il centro dove un tempo passava la tranvia Voghera- Stradella, il cui capolinea per un periodo arrivò a Stradella, fino al portone d’ingresso del politico  Agostino de Pretis. Nella piazza centrale si trova la Basilica di San Giovanni Apostolo, il Palazzo Arienti sede del municipio costruito tra il 1885-1887. Lungo la Via Emilia in direzione di Stradella si trovano altre costruzioni interessanti come l’edificio delle scuole elementari, Villa Gallotti ex hotel di lusso e poi Casa del Fascio  e lo splendido ex ospedale Arnalboldi edificato nel 1875. Il fiore all’occhiello di Broni è l’edificio in stile liberty del 1920 delle Fonti di Recoaro a circa 15 minuti a piedi dal centro. Le acque minerali sulfureo-magnesatiche attiravano numerosi turisti diventando una meta molto ambita fino al Dopoguerra quando cominciò il lento declino della struttura. La storia di Broni è complessa: da luogo salutare e di villeggiatura alle cronache per l’inquinamento, l’evento più eclatante fu la coltre di amianto che invase la zona nel 1990. Un comune con un passato in cui la piazza centrale era animato dalle persone e di tante attività commerciali. e che oggi dovrebbe tornare ad essere il cuore pulsante della città.

Proprio dalla Piazza Garibaldi  parte il percorso che porta verso la periferica Via dei Marinoni per prendere una strada poderale (all’altezza del civico 8) che sale ripida sulle colline.

Qui comincia l’anello di Cigognola un percorso tra dolci colline (ma talvolta anche ripide), vigneti e casali. Si passa dal Monte Spina (240 m s.l.m)  e dalla frazione di Regonde’ e Casa Boschetti, per poi risalire la Via del Pozzetto verso Cigognola.

Un piccolo comune di poco più di 100 abitanti,  con un caratteristico borghetto e lo splendido castello che domina lo sbocco nella Pianura Padana  della Valle Scuropasso. Il Castello di Cigognola fu edificato nel XII secolo, per poi essere ristrutturato in stile neogotico. Nel Novecento divenne un importante salotto letterario, si dice che qui soggiornarono Montale e Quasimodo. La vista spazia dalle colline dove si  producono ottimi vini, fino alla Pianura Padana con Milano e Pavia e..raggiunge l’Arco Alpino con il massiccio del Monte Rosa!  Il punto panoramico più scenografico si trova dove è presente il monumento ai caduti.

Si riscende verso Broni   tra i vigneti di Casa Rua e Cascina Pelosi fino ad attraversare la strada provinciale Scuropasso verso località Colombera, dove poco prima dell’abitato si attraversa il torrente Scuropasso, piccolo affluente del Po da cui prende il nome la valle. Si prosegue tra i vigneti fino a Valle Cima per poi passare su asfalto su una strada poco trafficata  che porta verso Cascina Modena.

Si torna così a Broni senza dimenticarsi prima di recarsi in stazione di comprare una buona bottiglia di vino in una delle tante aziende vinicole. Chissà se in futuro non vedremo un convoglio con la  livrea abbellita da grappoli d’uva e carrozze pronte ad accogliere escursionisti e ciclisti in una zona con un grandissimo potenziale, vicinissima a Milano e Pavia.

STAZIONE DI BRONI- BRONI: 10min

BRONI- VIA DEI MARINONI: 30min

VIA DEI MARINONI-REGONDE’: 30min

REGONDE’- CIGOGNOLA: 25min

CIGOGNOLA- COLOMBERA: 35min

COLOMBERA- CASCINA MODENA: 50min

CASCINA MODENA- STAZIONE DI BRONI: 30min

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