Il Besanino, collega Milano a Lecco via Molteno dal 1911 attraversando in parte la Valle del Fiume Lambro, una delle linee più suggestive della regione, per scoprire la Brianza più autentica. La linea è sopravvissuta alle tante proposte di chiusura quando il trasporto su gomma sembrava l’unica soluzione al pendolarismo. Il Besanino però possiede anche un grande potenziale turistico, infatti dalla stazione di Monza è possibile raggiungere Erba percorrendo il Parco Regionale del Lambro tra fitti boschi, siti di archeologia industriale, ville storiche, la Basilica di Agliate e nelle vicinanze o sulle sponde di alcuni dei Laghi Briantei. Questo percorso poco impegnativo ripercorre una delle zone più interessanti dei 25km del Parco Regionale della Valle del Lambro. Un fiume strettamente legato sia alla Brianza quanto a Milano ed oggetto di varie discussioni legate a questioni ecologiche che hanno portato a varie riqualificazioni. Qui nel 1894 fu fatta la prima denuncia in territorio italiano, riguardante l’inquinamento delle acque da parte degli abitanti. Ieri come oggi questo luogo deve continuare ad essere preservato e sempre più valorizzato, il treno Besanino può essere un suo grandissimo alleato per far scoprire la Valle del Fiume Lambro.
🚂Linea Milano-Lecco (via Molteno), stazione di Macherio- Canonica(andata)
🚂Linea Milano-Lecco (via Molteno), stazione di Carate- Calò (ritorno)
🏃Lunghezza:10,5km
⏰️Durata: 2h50
↗️Dislivello: 190m in salita, 120m in discesa
☀️Periodo consigliato: tutte le stagioni
💪Difficoltà: facile
Arrivati nella stazioncina di Macherio-Canonica sopra all’ex Filatura Biffi, oggi diventata un complesso residenziale, si scende verso i parcheggi sottostanti in direzione di Canonica. Qui si trovano le indicazioni per il percorso che comincia poco più avanti.
Si costeggia il Lambro e la ferrovia dove si trova il caratteristico ponte ferroviario che attraversa il fiume. Il percorso nel bosco porta successivamente in prossimità dell’antico mulino, sovrastato da un vecchio edificio industriale: l’ex scatolificio. Rincamminandosi si arriva a Molino Bassi.
In questa piccola frazione sulle sponde del Lambro, venne a galla il problema ecologico di inquinamento delle acque alla fine dell’Ottocento. I coraggiosi abitanti infatti scrissero una lettera al sindaco riguardante lo scarico di cloro e altre sostanze nocive della filatura Galeazzo Viganò di Triuggio. Nella zona infatti, oltre all’industria ed alle attività legate ai mulini era praticata la pesca come sostentamento delle famiglie. Continuando si arriva poi a Ponte Albiate nel comune di Triuggio, passando proprio vicino alla prima citata ex filatura, a cui venne (in seguito alle proteste), imposto il divieto di scarichi inquinanti oltre a ripopolare il fiume con un quantitativo di pesci pari a quello perduto.
Da Ponte Albiate si risale sulla mulattiera di Via Costa Corta verso il caratteristico comune di Albiate passando per la splendida Villa Airoldi Caprotti risalente al 1720 chiamata anche Villa S.Valerio dall’omonimo oratorio del 1667 che si trova a poca distanza.
Si continua su strada poderale nei campi della Piana di Albiate e poi sul breve Sentiero dei Castagni verso l’ex Mobilificio Benini, forse l’esempio di archeologia industriale più interessante del percorso. Chiuso nel 1999 ed in stato di abbandono, un tempo qui si costruivano mobili di design di altissima qualità, anche Giò Ponti collaborò con l’azienda per la creazione di una nuovissima linea di mobili Bernini.
Si continua verso Realdino, con il suo mastodontico ponte, per alcuni un ecomostro in cemento armato, in realtà fu costruito nel 1908 e rappresentava all’epoca una delle opere più all’avanguardia della penisola. Realdino un tempo era un luogo di villeggiatura dei milanesi un vecchio detto diceva “ a Realdino si visita l’acqua e il vino. Una zona amata dai gitanti, ricca di sorgenti, immerso nel verde e dove si trovavano varie osterie che diventò poi una zona industriale. Un tempo una delle attrazioni del luogo (visibili alcune volte anche oggi) erano le piccole grotte dove ci si rifugiava dalla calura estiva oltre alla alla Spiaggia delle Fontanelle meta ambita dai bagnanti estivi.
Non lontano, sempre costeggiando il fiume Lambro in compagnia di alcuni pescatori, si giunge ad Agliate dove si trova la famosa basilica romanica, ( costruita tra il VII e VII) sopra le rovine di un tempo pagano, con a fianco un meraviglioso battistero. C’è da dire che in tutto il tragitto sono presenti numerose stazioni di ritorno, se stanchi, e tipiche trattorie brianzole se affamati, che rendono questo percorso ancora più interessante. Da Agliate si torna verso Realdino e poi verso via Settegocce per poi risalire la via Leonardo da Vinci verso verso la stazione di Carate-Calò. Il centro di Carate fino al 1982 era collegata con Milano attraverso un tram extraurbano. Del trasporto su rotaia oggi non rimane che questa stazioncina immersa nel verde e lontana dal centro, forse un po’ malconcia ma che vanta comunque una posizione super strategica per tante escursioni nei dintorni.
STAZIONE DI MACHERIO CANONICA- MOLINO BASSI: 35min
MOLINO BASSI- PONTE DI TRIUGGIO: 25minuti
PONTE DI TRIUGGIO- ALBIATE: 5 MINUTI
ALBIATE- EX MOBILIFICIO BERNINI: 30minuti
EX MOBILIFICIO BERNINI- REALDINO: 15minuti
REALDINO- BASILICA DI AGLIATE: 20minuti
BASILICA DI AGLIATE- STAZIONE DI CARATE CALÒ: 40minuti