Poco più di 2 ore di treno da Milano e si arriva nella graziosa stazione di Santa Margherita Ligure-Portofino. Proprio dalla stazione parte un’escursione impegnativa ma meravigliosa che attraversa famose e facoltose località da sempre con una grande vocazione turistica radicata bel tempo. Oltre alle ville, caffè costosi e negozi di lusso, per i camminatori è assicurato uno degli itinerari più interessanti del Levante all’interno del Parco Regionale Naturale di Portofino. Una giro che oltre a promuovere i viaggi in treno vuole porre l’accento sull’incentivare il turismo dello sport outdoor e non solo quello del lusso in una zona in cui tanto sfarzo e ricchezza hanno spesso influenzato anche negativamente queste splendide località.
🚂 Linea Genova-La Spezia, stazione di Santa Margherita Ligure-Portofino (andata)
🚂 Linea Genova-La Spezia, stazione di Camogli (ritorno)
🏃 16,5km
⏰️6h30min
↗️ 900m in salita, 870m in discesa
☀️ Tutto l’anno
💪 Molto impegnativo
Arrivati in stazione a Santa Margherita Ligure si scende verso il centro del paese, un grazioso centro storico ben tenuto e frequentato da villeggianti di un certo tenore economico. Si costeggia il lungomare di via Andrea Doria e Guglielmo Marconi fino al porticciolo di Santa Margherita. Qui si risale la via Ruffini seguendo la segnaletica in direzione di Montebello. Si prosegue tra le villette per percorre un tratto su strada per poi rimettersi nel sentiero in Via Marinai D’Italia.
Qui si percorre un tratto su strada poderale con scorci sul Golfo di Santa Margherita fino ad arrivare alla Cappelletta delle Gave. Si scende così verso Paraggi passando per San Gioacchino tra scale e passaggi poco panoramici tra le villette.
Scesi a Paraggi, posizionata in una deliziosa baia con lussuose spiaggette. Una volta la frazione era un antico borgo di pescatori e mugnai che con il tempo è diventato una prestigiosa località turistica. Qui nella parte opposta al castello a picco sul mare, si prende la Pedonale Paraggi-Portofino che passa sopra la Via Duca degli Abruzzi. Un percorso panoramico, in ciottolato che passando per Pian dei Manzi, con scorci sulle ville arriva a Portofino appena sopra la Chiesa del Divo Martino.
Si scende così a Portofino godendosi l’atmosfera della cittadina caratterizzata dalle casette alte e colorate a bordo mare e l’inconfondibile piazzetta conosciuta in tutto il Mondo. Il piccolo comune di circa 300 abitanti, si trova in una baia ai piedi dell’omonimo promontorio ad est di Genova, segnando il confine geografico tra il Golfo Paradiso e quello del Tigullio. Contornata da splendide ville tra cui le più famose sono Villa Altachiara e Villa Beatrice oltre il Castello Brown. Punto di forza del comune e più di nostro interesse, è quello di trovarsi proprio all’interno del Parco Regionale Naturale di Portofino che con i suoi 60km di percorsi è un’ottima località per gli amanti del trekking.
Una volta visitato il centro, si prende la Via Roma in direzione della Via Fondaco dove una lunga scalinata che costeggia una coltivazione di limoni porta verso Palara, passando prima per una zona umida. Nella frazione si attraversa un cancelletto e si scollina sul tratto più scenografico dell’intera escursione che porta verso l’Abbazia di San Fruttuoso.
Un bellissimo sentiero all’interno della fitta macchia mediterranea, un dislivello minimo e punti panoramici a picco sul mare per attraversare il Rio Valle Ruffinale ed arrivare in località Base Zero.
Qui sono presenti alcuni tavolini per potersi rilassare prima della discesa ed una breve deviazione che porta verso due punti panoramici di tutto rispetto.
Si scende così verso l’Abbazia di San Fruttoso in un sentiero nel bosco che giunto all’eliporto scende poi verso il mare.
L’ Abbazia di San Fruttoso è un antico monastero benedettino che vanta una storia millenaria, legata alla figura del vescovo martire di Tarragona Fruttuoso, vissuto nel III secolo d.C che venne ucciso in un periodo in cui la religione cattolica non era ancora la religione ufficiale dell’Impero Romano, insieme ai suoi due diaconi S.Augurio e S. Eulogio. Qualche secolo dopo il vescovo di Tarragona Prospero, dovette lasciare la città conquistata dai musulmani e partì con le reliquie dei tre santi, arrivando così nella località ligure. Qui a partire dall’ VIII secolo d.C., i monaci benedettini si stabilirono e con il tempo realizzarono l’abbazia, fino al 1300 quando i Doria si stabilirono nella zona e consentendo ad alcune famiglie perlopiù di pescatori ed agricoltori di vivere a San Fruttuoso. Dal 1983 l’abbazia è stata donata al FAI.
Dall’Abbazia si risale in direzione di Molini, il sentiero in salita passa a fianco della Torre Doria. Questo edificio che domina l’insenatura, fu costruito nel 1582 per difendere il luogo sacro e la sorgente utilizzata dai monaci benedettini. Si risale così lungo i terrazzamenti dove si trovano gli ulivi ed inoltrarsi poi nel bosco fino all’Agririfugio Molini.
Da qui si prosegue sempre nel bosco in un percorso poco panoramico e forse anche un po’ monotono fino a località Pietre Strette. Qui trovata una strada poderale in piano, si cammina fino a località Gaixella per poi riprendere il sentiero alle spalle che scende verso San Rocco passando per località Galletti, regalando i primi scorci su Camogli.
Arrivati a San Rocco si scende su un percorso a scalinate verso Camogli arrivando in Via San Rocco, dove scorre il Torrente Gentile.
Attraversato il ponte si costeggia il corso d’acqua arrivando in Via Cuneo e così poco più avanti alla stazione di Camogli. Naturalmente prima di riprendere il treno, una visita nella cittadina è d’obbligo: viuzze, alte case tipicamente liguri ed un lido molto frequentato in una delle cornici più famose in Italia, tanto apprezzata anche dal turismo straniero.
STAZIONE DI SANTA MARGHERITA LIGURE-PARAGGI: 1h15min
PARAGGI- PORTOFINO: 25min
PORTOFINO- ABBAZIA DI SAN FRUTTOSO: 2h
ABBAZIA DI SAN FRUTTUOSO- STAZIONE DI CAMOGLI: 2h40