A volte fare un trekking ferroviario può risultare difficoltoso: poche corse, le tempistiche per la coincidenza, i ritardi… Questo percorso rientra in uno di quelli in cui bisogna organizzarsi per bene ma che rimane uno dei giri più interessanti, utilizzando due linee davvero poco conosciute e sicuramente non turistiche: la Novara- Alessandria e la Pavia Alessandria. Alla scoperta della bassa Lomellina partendo dalla città delle rane, passando per le risaie affascinanti in ogni stagione, rogge e casali un tempo animati dai canti della mondine. Si scopre una zona con un grandissimo potenziale turistico, impreziosito da importanti edifici religiosi e treni forse un po’ lenti ma che incarnano lo spirito dello slow travel, uno dei pilastri dei trekking ferroviari.
🚂Linea Novara-Alessandria: stazione di Sartirana (andata)
🚂Linea Alessandria-Pavia: stazione di Lomello (ritorno)
🏃Lunghezza: 21km
⏰️Durata: 5h45
🌞Periodo consigliato: Primavera, Autunno e le belle giornate invernali.
💪Difficoltà: impegnativo
Dopo un viaggio tra le campagne del basso novarese si ritorna in Lombardia, a Sartirana la città delle rane posta sulla linea Novara-Alessandria. Il nome della città tuttavia non deriva da rane ma è riconducibile a circa 2.000 anni fa, dove in un documento si parla del fundus satrianus, riguardante i beni della ricca famiglia Gens Satria che qui possedeva una villa, parecchi schiavi e addirittura un esercito personale. Il comune oltre al grazioso centro storico con alcuni scorci quasi iberici, possiede uno dei castelli più grandi della Lomellina, risalente al XIV secolo caratterizzato da un ampio fossato ed una grossa torre circolare accanto alla Chiesa di San Rocco. Sartirana vanta anche un curioso prodotto gastronomico: le Sartirane, biscotti tipici della Lomellina a forma di anfibio, tanto caro alla città a cui è dedicata anche una sagra.
Si esce dal paese sulla poco trafficata SP74 fino a Cascina Lombardina Vecchia dove si devia costeggiando il Cavo Bagliotto, la Roggia dei boschi passando poi per Cascina Ferretto e Cascina Favina. Si attraversano vecchie cascine, rogge, risaie e pioppeti ed in prossimità e dopo aver attraversato il Cavo Tortolo si arriva a Semiana. Un piccolo comune un po’ dimenticato ma con scorci degni di fermarsi più volte, tra cui sicuramente la chiesetta della SS Trinità. Da Semiana si percorre per poco la SP14 per poi continuare sulla strada poderale che costeggia la Roggia Raina in direzione del Cavo di Velezzo. Ritornati su strada asfaltata in prossimità del comune di Velezzo si torna su strada poderale verso Cascina Malpaga.
Ci si dirige verso la Pieve di Velezzo risalente all’anno 1000, situata all’interno di una cascina, visitabile in alcuni orari. Uno degli edifici più antichi della Lomellina che secondo accurati studi, dovrebbe risalire al IX secolo. Altre informazioni risalgono al 1200 ed al 1400, testimoniando poi che pian piano questo meraviglioso sito religioso venne lasciato sempre più in stato di abbandono fino a diventare un rudere. Solo alla fine del 1500 la chiesa fu restaurata ed ampliata. Divenne celebre grazie ad un articolo sull’arte romanica in Lomellina del famoso regista Mario Soldati e frequentatore di questi luoghi.
Si procede su strada asfaltata ma poco trafficata per poi deviare verso il Santuario della Madonna da Soc ( nelle vicinanze di Cascina Balossina) realizzato nella prima metà del 1200 sulle sponde del Fiume Agogna, qui la leggenda vuole che una ragazzina muta riacquistò la voce dopo essere caduta nel fiume per l’apparizione della Madonna su un tronco galleggiante.
Si ritorna sull’asfalto sulla SP150, per immettersi in prossimità di Lomello strada SP5 più trafficata fino al cimitero dove si torna a camminare in sicurezza. Il comune nel cuore della Lomellina è un’altra grandissima scoperta di questo trekking ferroviario, un tempo un’importante centro che venne in seguito conquistato da Pavia. Sulla collinetta più alta del paese si trova la Chiesa di Santa Maria Maggiore uno dei più importanti edifici romanici della Lombardia, datato ai primi decenni del XI secolo. La chiesa subì varie trasformazioni all’interno che andarono a coprire alcuni elementi tipici dell’arte romanica. Solo in seguito furono riportati alla luce grazie al restauro di Gino Chierici che eliminò gli stucchi barocchi e la volta settecentesca e venne così individuata la meravigliosa cripta nel 1944. Intorno alla Chiesa di Santa Maria Maggiore si narra la leggenda del diavolo che cercò di impedire il matrimonio tra la regina dei longobardi Teodolinda e Agilulfo attraverso un violento temporale che colpì Lomello e distrusse la chiesa. La regina supplicò con le preghiere Dio che costrinse il diavolo a costruire in una sola notte un altro edificio religioso. Tramite questa leggenda viene spiegata l’aspetto della Chiesa di Santa Maria Maggiore che sembra in alcune parti incompiuta. Alle spalle dell’edificio si trova lo splendido Battistero di San Giovanni Fuentes, il monumento più antico di Lomello la cui muratura esterna risale al V o Vi secolo e dove all’interno si trova un prezioso resto della fonte battesimale. Si continua verso il Castello Crivelli le cui forme attuali risalgono a quando per volere di Gian Galeazzo Visconti nel 1381 si decise di restaurare e murare il borgo di Lomello vista la sua importanza politico e religiosa all’interno del territorio. Incamminandosi verso la stazione non lontano dalla Parrocchia di San Michele Arcangelo si trova la vecchia fermata della tranvia Mortara- Pieve di Cairo chiusa nel 1933. Si conclude il giro prendendo il treno sulla linea Alessandria- Pavia e ripartendo così da Lomello, ormai sempre più consapevoli che anche le linee di pianura possano regalare dei trekking ferroviari spettacolari.
SARTIRANA- SARTIRANA CENTRO: 15min
SARTIRANA CENTRO- SEMIANA: 2H05
SEMIANA- PIEVE DI VELLEZZO: 1H20
PIEVE DI VELEZZO- SANTUARIO DELLA MADONNA DEL SOC: 30min
SANTUARIO DELLA MADONNA DEL SOC- LOMELLO CENTRO: 1h20
LOMELLO CENTRO- STAZIONE DI LOMELLO 15 min